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- l'umano
- l'attore-performer
- la macro-struttura
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- gli oggetti
- memoria non nostalgica
- perché
Rifuggendo dall'idea di arte come torre d'avorio, viviamo piuttosto il teatro e l'arte come un sano dovere, un lavoro come tanti, che ci siamo scelti per realizzare quello che è il fine primario di tale mezzo espressivo: la comunicazione. Riteniamo di vivere in anni che di tutto necessitano tranne che di recinti autoreferenziali. Cercando di non cadere nel facile gioco dei profeti del lutto né nell'ironia dei proclami di chi tutto sa e giudica, ci concediamo la possibilità di affermare, e di affermare in arte. Potremmo fallire.
- per chi